Friday, May 29, 2020

(4) Calenzano 1981



Il delitto di Mosciano a Scandicci venne collegato all'omicidio di Borgo San Lorenzo.
Il delitto di Calenzano crea la definizione Mostro di Firenze, adesso tutti sanno che nelle campagne toscane si aggira un maniaco omicida che uccide le coppiette in auto.

Da qui in avanti l'assassino delle coppiette della provincia di Firenze che agiva con estrema cautela, si fa prendere da una euforia che lo porterà ad una accelerazione temporale, due delitti a distanza di 4 mesi e mezzo dopo intervalli di 6 e 7 anni.
Un classico dei serial killer per i quali uccidere è un piacere, una droga, un sollievo dalle loro ansie.
Finiscono quindi per ripetere l'esperienza omicidiaria su tempi sempre più brevi.

Il 1981 ha i più ampi estremi temporali nell'arco dell'anno:
 il delitto più anticipato - cioè 6 giugno 1981 e il delitto più tardivo - cioè 22 ottobre 1981.

Le novità non si fermano qui.
La zona è decisamente fuori dall'area Scandicci e dall'area Vicchio.
La scelta del mese di (fine) Ottobre è oltre la fascia temporale "estiva"   -  6 giugno/9 settembre  - in cui cadono tutti gli altri delitti.


La veduta aerea della zona ci mostra una zona con campi aperta e isolata, stavolta senza discoteche vicine come a Rabatta e a Mosciano.
Decisione presa probabilmente per evitare il problema della presenza di guardoni come nella vicenda Spalletti.

Anche in questo delitto abbiamo un torrente (Marina) che divide bene il territorio.



Il percorso più probabile prevede di nuovo il parcheggio dell'auto aldilà del torrente Marina, con l'attraversamento del ponticello per raggiungere il viottolo dove era parcheggiata l'auto dei ragazzi.






Qui la stradina sterrata dove parcheggiò la coppia Cambi - Baldi.
La lapide bianca di commemorazione è a fianco della pianta di olivo a sinistra a metà viottolo nella foto.



L'abitazione più vicina è una palazzina gialla di quattro piani a 700 metri in linea d'aria dal luogo dell'omicidio.
La stradina sterrata sulla destra scorre parallela alla stradina in cui parcheggiarono le vittime.




Su ognuna di queste stradine, in queste delitto come ogni altro delitto delle campagne toscane, ci sono cartelli con divieti di caccia.
Come abbiamo già detto, la figura del cacciatore è la più facilmente associabile a questi luoghi, assieme alla figura dei voyeur.
Da notare che entrambe le categorie in toscana in quegli anni erano molto numerose.




Nella mappa degli otto delitti, Calenzano è sulla strada che porta dall'area Scandicci all'area del Mugello.


Abbiamo una equidistanza Scandicci-Calenzano in linea d'aria di 14 km.



La distanza fra Calenzano e Borgo San Lorenzo è di 22 km



Thursday, May 21, 2020

(3) Mosciano 1981

Dai primi anni 70, fino alla fine degli anni 80, esplode il fenomeno della  disco-music.

Il sito wikipedia sull'argomento ci ricorda che il fenomeno delle discoteche è associato alla liberazione sessuale dell'epoca.
La discoteca e la musica da discoteca è l'ambiente della notte, dei giovani che si ribellano alle regole, dove viene liberata la sessualità gay e promiscua, incontri sessuali da una notte e via, abbigliamento disinibito, esibizione sulla pista da ballo per mimare l'atto sessuale in fronte al pubblico, edonismo, droghe, travestitismo, divertimento, ecc...

Tutti comportamenti non tollerati da un serial killer giustiziere delle coppiette, che infatti le aspetta fuori dalle discoteche in due occasioni.

A Scandicci nell'81 abbiamo una coppia uccisa fuori dalla discoteca Anastasia.

Questa è (era) la discoteca Anastasia.


Mappa del luogo.
Questa zona era frequentata da guardoni.



A sinistra abbiamo il percorso dell'auto dei due giovani, lungo via dell'Arrigo.



Il mostro arriva all'auto della coppia da via Mosciano.
Un viottolo che scende dal monte, guarda caso assomiglia molto a quello che parte da via dell'Arrigo, entrambi portano al luogo dell'omicidio.



In questo caso non abbiamo un fiume vero e proprio come la Sieve, ma un fosso, che si trova appena sotto il punto in cui verrà trascinata la ragazza.
Possiamo apprezzare il percorso in questo video intorno al minuto 24:00



La situazione è molto simile al delitto del 1974.
La discoteca Teen di Borgo San Lorenzo. Le vittime accompagnano la sorella della Pettini per poi parcheggiare non molto distante dalla discoteca stessa.

Se si dovesse pensare a un pedinamento nei pressi, niente di più facile di un mostro giovane, che frequenta le discoteche di Borgo e Scandicci. Il che significherebbe un mostro giovanissimo a Signa.
Tralascerei per il momento questa ipotesi.

Ecco il luogo oggi, e la mappa della zona.




In entrambi i casi, le due zone sono assiduamente frequentate da alcune "categorie" di persone: contadini del luogo, cacciatori, coppie in auto, guardoni.

Ad una o più di queste categorie potrebbe appartenere il mostro, specificatamente guardone e/o cacciatore.
La maniera in cui evita altri guardoni, la maniera in cui si apposta e dà "la caccia" alle coppiette in auto, potrebbe far pensare a entrambe le due categorie.

La zona dei guardoni di Scandicci è attigua a quella di San Casciano, di Montespertoli, in una unica zona che potremmo chiamare Val di Pesa, che necessariamente deve essere familiare all'assassino per residenza, lavoro, spostamenti in auto.

Il fatto che allontanandosi dalla zona ovest di Firenze, per muoversi in una nuova zona di comfort preferisca andare fino in Mugello, ci deve far riflettere.

Come abbiamo accennato nei primi post, deve avere un forte legame di vissuto sia nel Mugello sia nella zona intorno a Scandicci che tenta di nascondere alternando i luoghi in modo che siano più distanti possibili dall'omicidio precedente.

La vicenda dell'arresto di Enzo Spalletti porterà allo scoperto sui quotidiani il mondo dei voyeur.

Il mostro cercherà d'ora in poi di prendere alcuni accorgimenti per evitare il pericolo della loro presenza, per quanto gli sia possibile.
Viene  collegato con l'omicidio del 1974.
Si inizia a parlare del maniaco delle coppiette, di Cicci il mostro di Scandicci.
Delle sue gesta criminose ne parlano i giornali, la gente inizia ad avere paura.

Probabile che tutto questo abbia fatto aumentare la sua autostima.
Inizia ad essere meno prudente, più euforico.
Non ci saranno più i lunghi anni di silenzio.

Perchè come spesso accade molti serial killer, ora inizia a diminuire gli intervalli di tempo fra gli omicidi....

Saturday, May 16, 2020

(2) Rabatta 1974

Come abbiamo visto a Signa il mostro utilizza i corsi d'acqua come fattore geografico determinante per le sue strategie di assalto alle coppiette in auto. Il fiume - o torrente che sia -, taglia letteralmente in due la zona del crimine, e questo è ancora più evidente nei delitti compiuti nel Mugello (1974 e 1984) , che vengono effettuati al di qua e al di là del fiume Sieve.

Dobbiamo ragionevolmente pensare, supporre che il mdf da bambino sia nato e vissuto vicino a un fiume, che si sia spinto a giocare in estate attraversando il fiume stesso, che questo ambiente gli sia a lui familiare anche nella prima giovinezza, magari andando a caccia, e questo modo di "spostarsi" attraversando il fiume gli venga familiare anche quando iniziò a spiare le coppiette.

Chiunque abbia abitato vicino a un fiume, capisce bene che il corso d'acqua costituisce un ostacolo naturale allo sviluppo viario: l'intreccio stradale che attraversa i fiumi (ponti) è più ridotto che quello in una zona pianeggiante priva di corsi d'aqua. Mostriamo una mappa della zona di Rabatta e la cosa è subito evidente:


Notiamo subito che il fiume Sieve taglia letteralmente in due la zona.  C'è un ponte che rappresenta il più frequentato tratto di collegamento fra la via di Sagginale e Rabatta, il vero unico collegamento fra di "qua" e di "là" del fiume Sieve.
Mostriamo le immagini.




Il percorso dell'assassino secondo me non prevede l'arrivo e la fuga in auto dal ponte, ma da una strada che si ferma dietro al fiume, in linea d'aria che dirige idealmente verso la scena del delitto.


Attraversando "a guado" il fiume, che d'estate sono facilmente attraversabili (altra ragione logistica che lo spinge a preferire la stagione estiva), può lasciare l'auto in una zona in linea d'aria vicina ma allo stesso tempo lontanissima dalla scena del crimine.

Ecco la foto più prossima al luogo del delitto. La strada principale, via Ponte d'Annibale, è la strada che porta al ponte delle foto precedenti.



Abbiamo qui una visuale che guarda in linea d'aria verso il fiume Sieve, e alla stradina oltre il fiume che possiamo ritenere il luogo in cui il mostro parcheggia l'auto e si avvicina a piedi alla macchina dei due ragazzi.


Rimane un dubbiol sulla dinamica del luogo di ritrovamento della borsetta.
Una indecisione? sul portarsi via la borsetta? Oppure solo un luogo per frugare dentro, e poi gettarla? Effettivamente rimane un pò fuori luogo verso il tragitto verso il fiume. Immagine tratta del blog di Antonio Segnini quattrocosesulmostro.blogspot.com


Nella ricostruzione video fatta su youtube al minuto 38 abbiamo invece una mappa della borsetta che è in linea con la nostra supposizione che il maniaco stesse tornando verso il fiume Sieve.



Questo interesse per l'acqua è anche nella scelta dell'articolo scelto dal mdf per ritagliare la lettera alla Della Monica nel settembre 1985, preso si da un giornale molto popolare come Gente, ma di un numero che è stato individuato: numero 52 del dicembre 1984 " Care dolci acque non vi riconosco più: qui è finito il sogno della mia infanzia".

Della lettera ne parleremo approfonditamente più avanti.



Thursday, May 7, 2020

(1) Signa 1968



Abbiamo individuato  Scandicci come epicentro delle azioni criminose del mostro di Firenze.
Abbiamo notato da Scandicci una origine, una provenienza da Vicchio della persona in questione.
Abbiamo ricordato l'alluvione di Firenze del 1966 come un passaggio fondamentale per capire l'impossibilità di risalire al mostro tramite la sua pistola e come ne venne in possesso.

Abbiamo notato che dalle azioni del mostro possiamo stabilire si tratti di una persona metodica, organizzata, abitudinaria, paranoica, con gravi problemi sessuali e relazionali.

Abbiamo notato che al mostro non interessa l'identità delle vittime, ma sceglie i luoghi.
Che l'uso del coltello non era preventivato come arma di escissione, ma inizialmente come arma per uccidere, nel caso in cui la pistola non fosse stata sufficiente.

Abbiamo notato una maggiore impulsività e accelerazione tra il 1981 e il 1982 con alcuni errori portati probabilmente dall'euforia della ormai generale acclamata notorietà delle sue azioni criminose.
Abbiamo notato che il mostro non fosse particolarmente esperto nell'uso della pistola.

Approfondiamo adesso il discorso dei luoghi prescelti dal mostro per le sue incursioni notturne....

Il luogo del delitto dista circa 10 km da Scandicci.



Questo è in linea con un ragionamento semplice: se devo ammazzare qualcuno, non vado sotto casa (due, tre chilometri), ma "esco" fino a dove mi sento meno " conosciuto" dagli sguardi di persone che mi conoscono. 
Allo stesso tempo non voglio andare nemmeno troppo lontano, visto che poi comunque devo anche tornare indietro.
Concludiamo dicendo che 10 chilometri è una distanza ottimale, comoda, ragionevole.

L'altra cosa che si nota è una preferenza del mostro all'azione nei pressi di corsi d'acqua.
Questo probabilmente non tanto per lavarsi dal sangue, ma per "tagliare" in due la scena del crimine: una appunto dove avviene il delitto, dove verrà la polizia, dove qualcuno può dare l'allarme ed essere cercato, l'altra metà è oltre il torrente, vicinissimo al luogo ma allo stesso distante, già al sicuro, insospettabile perchè il fiume come ostacolo barriera naturale impedisce il passaggio fitto di strade.

A tal proposito ecco la visuale del luogo del delitto dall'arrivo sulla strada quindi soggetto a essere visto da altre auto.



Mentre apprezziamo una visuale posta più o meno alla stessa distanza dal luogo del delitto, ma questa volta nei campi oltre il torrente.





(8) Scopeti. Riepilogo e conclusioni.

 L'ultimo delitto del mostro di Firenze conferma quanto abbiamo detto nei post precedenti. Così come a Vicchio, il mostro colpisce vicin...