Nella frazione di Santa Maria a Marciola, troviamo un cassetta delle poste.
Dato che il mostro percorreva queste strade ogni giorno, è molto probabile che abbia avuto l'idea di spedire il lembo della vittima francese vedendo proprio questa cassetta nella foto.
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Cassetta delle poste |
Proprio vicino alla cassetta postale, abbiamo un altro elemento molto presente nelle campagne fiorentine, un tabernacolo. Alcuni studiosi del caso affermarono che poteva essere un killer in preda a un delirio religioso, che vedeva quello che facevano le coppiette nelle auto come peccaminoso.
In effetti molte frazioni hanno nomi di santi, vi sono molte chiese, molti tabernacoli, l'influenza della religione cattolica era forte qui.
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Tabernacolo di Santa Maria a Marciola |
Tutta questa zona era soprattutto era zona di caccia e di cacciatori.
Incontriamo un cartello che indica zona di caccia al cinghiale. Il periodo di caccia coincide con i periodi in cui il mostro non uccide, forse perchè ha paura di essere visto dai cacciatori, o forse perchè è egli stesso cacciatore, e può scaricare parte della sua rabbia uccidendo e scuoiando animali con il suo affilatissimo coltello.
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da Ottobre a Gennaio caccia al cinghiale, il mostro lo sa |
Nella piazzola notiamo un'auto parcheggiata. Sicuramente i cacciatori battevano coi cani ogni zona delle colline di Scandicci avevano una conoscenza perfetta dei luoghi dove colpiva il mostro.
E tutto senza dare nell'occhio.
Era un cacciatore il mostro?
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auto parcheggiata in zona di caccia al cinghiale |
?
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stradina sterrata che porta a una fattoria |
Questa strada collega Baccaiano e Mosciano, il mostro la conosce come le sue tasche.
I proprietari di queste taverne lo hanno visto molte volte nel loro locale.
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parcheggiava di notte l'auto presso stradine prive di illuminazione |
Ad un incrocio vediamo un altro tabernacolo. La popolazione delle campagne toscane era molto devota. Nella cultura cattolica dei tempi passati il sesso prematrimoniale non era visto bene, e il sesso in luoghi pubblici, all'aperto, passibili di essere visti da occhi estranei, era un comportamento peccaminoso.
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simboli religiosi |
Vi sono alcuni circoli di ritrovo dove andavano a mangiare cacciatori, guardoni e avventori del luogo.
Il mostro si mescolava fra di loro, non dava nell'occhio.
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punti di ristoro per cacciatori delle colline di Scandicci
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Siamo davvero nella zona del mostro.
Ce lo dicono i cartelli. Molto spesso i nomi sui cartelli sono le località dove uccideva, non è un caso.
Doveva essere una persona di questi luoghi.
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le località dei delitti sui cartelli |
Oltre alle case di campagna, ai cacciatori, alle fattorie, troviamo ogni tanto una villa abitata da persone benestanti. Secondo alcuni, il mostro era una persona benestante, un chirurgo, un massone, un nobile, e abitava in una villa come questa.
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belle ville si alternano ai casolari di campagna |
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le piazzole degli innamorati a volte erano nei pressi di ville |
Ville di benestanti si alternano a casolari di contadini. Un secondo livello rispetto a un primo.
Secondo un filone dell'inchiesta, questi due "mondi" si incrociavano per andare a compiere i delitti e le escissioni del mostro di Firenze.
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casolari di campagna con muri spessi per conservare al riparo dall'umidità |