Friday, July 24, 2020

Da Scandicci a Signa, perchè? - parte 2

Dalla frazione di San Martino alla Palma, lungo via di Calcinaia stiamo scendendo dalle colline di Scandicci verso il piano.


Il paesaggio, il muro di cinta, gli oliveti, in questo scorcio ricordano molto via di Giogoli, teatro dell'omicidio del 1983

paesaggi simili

Via di Calcinaia collega le colline di Scandicci con Lastra a Signa.






Lungo via Martino alla Palma notiamo una fermata dell'autobus.
Il mostro si spostava per la provincia fiorentina con il bus? Difficile crederlo.
Alcuni condannati in via definitiva, all'epoca di alcuni delitti, non avevano la patente.
Mario Vanni per andare a Firenze prendeva l'autobus




Ai margini delle strade, onnipresenti in ogni delitto, abbiamo cartelli che indicano divieto di caccia.
Non sono molte le categorie di persone esperte dei luoghi come i cacciatori e i guardoni, forse il mostro era entrambe le cose.
il mostro era un cacciatore?




Sempre proseguendo Via di Calcinaia, ritroviamo sempre il solito tema ricorrente dei delitti del mostro di Firenze: una strada principale da cui dipartono stradine sterrate tra gli olivi, situazioni ideali la sera per il ritrovo delle coppiette in auto.




Lungo la via, molte auto di coppiette parcheggiavano, la loro presenza provocò la rabbia del mostro.
Uccise 8 coppie in 17 anni.









Avvicinandoci a Signa notiamo lungo Via di Castel Pulci un torrente, che ci ricorda moltissimo il paesaggio presso l'argine del torrente Vingone, in cui furono uccisi gli amanti nel primo delitto del mostro.





Ecco qui l'imbocco del torrente Vingone, qualche chilometro più avanti.



Questa zona, da qui in avanti,  è molto ricca di acque: laghi, fiumi, torrenti, fu una delle più colpite dall'alluvione del 1966.


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