Sunday, July 5, 2020

Intorno a Santa Maria a Marciola - parte 2

Nella frazione di Santa Maria a Marciola, troviamo un cassetta delle poste.

Dato che il mostro percorreva queste strade ogni giorno, è molto probabile che abbia avuto l'idea di spedire il lembo della vittima francese vedendo proprio questa cassetta nella foto.



Cassetta delle poste




Proprio vicino alla cassetta postale, abbiamo un altro elemento molto presente nelle campagne fiorentine, un tabernacolo. Alcuni studiosi del caso affermarono che poteva essere un killer in preda a un delirio religioso, che vedeva quello che facevano le coppiette nelle auto come peccaminoso.
In effetti molte frazioni hanno nomi di santi, vi sono molte chiese, molti tabernacoli, l'influenza della religione cattolica era forte qui.


Tabernacolo di Santa Maria a Marciola



Tutta questa zona era soprattutto era zona di caccia e di cacciatori.
Incontriamo un cartello che indica zona di caccia al cinghiale. Il periodo di caccia coincide con i periodi in cui il mostro non uccide, forse perchè ha paura di essere visto dai cacciatori, o forse perchè è egli stesso cacciatore, e può scaricare parte della sua rabbia uccidendo e scuoiando animali con il suo affilatissimo coltello.

da Ottobre a Gennaio caccia al cinghiale, il mostro lo sa



Nella piazzola notiamo un'auto parcheggiata. Sicuramente i cacciatori battevano coi cani ogni zona delle colline di Scandicci avevano una conoscenza perfetta dei luoghi dove colpiva il mostro.
E tutto senza dare nell'occhio.
Era un cacciatore il mostro?

auto parcheggiata in zona di caccia al cinghiale


?

stradina sterrata che porta a una fattoria



Questa strada collega Baccaiano e Mosciano, il mostro la conosce come le sue tasche.
I proprietari di queste taverne lo hanno visto molte volte nel loro locale.
parcheggiava di notte l'auto presso stradine prive di illuminazione





Ad un incrocio vediamo un altro tabernacolo. La popolazione delle campagne toscane era molto devota. Nella cultura cattolica dei tempi passati il sesso prematrimoniale non era visto bene, e il sesso in luoghi pubblici, all'aperto, passibili di essere visti da occhi estranei, era un comportamento peccaminoso.

simboli religiosi




Vi sono alcuni circoli di ritrovo dove andavano a mangiare cacciatori, guardoni e avventori del luogo.
Il mostro si mescolava fra di loro, non dava nell'occhio.

punti di ristoro per cacciatori delle colline di Scandicci





Siamo davvero nella zona del mostro.
Ce lo dicono i cartelli. Molto spesso i nomi sui cartelli sono le località dove uccideva, non è un caso.
Doveva essere una persona di questi luoghi.

le località dei delitti sui cartelli



Oltre alle case di campagna, ai cacciatori, alle fattorie, troviamo ogni tanto una villa abitata da persone benestanti. Secondo alcuni, il mostro era una persona benestante, un chirurgo, un massone, un nobile, e abitava in una villa come questa.

belle ville si alternano ai casolari di campagna


le piazzole degli innamorati a volte erano nei pressi di ville


Ville di benestanti si alternano a casolari di contadini. Un secondo livello rispetto a un primo.
Secondo un filone dell'inchiesta, questi due "mondi" si incrociavano per andare a compiere i delitti e le escissioni del mostro di Firenze.

casolari di campagna con muri spessi per conservare al riparo dall'umidità

2 comments:

  1. Complimenti per il tuo lavoro è molto interessante e ricco di suggestioni accattivanti.
    Mi ha colpito un particolare che ho riscontrato in tutti i luoghi e che tu hai evidenziato più volte cioè che i luoghi erano frequentati da voyeurs ma quasi certamente da cacciatori.
    In alcuni casi la pesca ma in linea di massima era la caccia in quanto il ruscello ,canaletta o qualsivoglia pozza d'acqua in luoghi in campagna alcuni tra il limitare di un bosco attirano gli animalo selvatici.Ho notato in modo particolare sia alla Boschetta che a Scopeti delle piccole buche .
    Tutto questo secondo me merita in approfondimento.
    La caccia inizia la terza settimana di settembre fino a gennaio non so se allora il calemdario fosse diverso.Ancora complimenti!

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  2. Grazie a te Daniela e complimenti a tutti quelli che continuano a studiare questo caso, io sento come se le vittime chiedano ancora giustizia per le loro vite spezzate, forse sono loro in qualche modo che ci spingono a cercare la verità.

    Ottima intuizione quella dei corsi d'acqua, per esempio adesso sto "fotografando" Signa e mi sono accorto che la zona è ricca di laghetti e per questo motivo è ricca di fauna fra cui molti uccelli, d'inverno molti migrano in regioni calde mentre d'estate era molto popolata, cioè quella zona intorno era una vero paradiso del cacciatore.

    Sì è suggestiva la coincidenza che smette a metà settembre, sicuramente sa che ci sono cacciatori appostati lì intorno, certo che però nell'81 a Calenzano colpisce anche a Ottobre...

    Le buche sono opera di qualche animale selvatico, ci vorrebbe qualcuno più esperto.
    Le buche le hai viste dal vivo o su google view?

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