Monday, June 29, 2020

Occhio Ragazzi - Via delle Croci - parte 1

Percorriamo via delle Croci, stradina che a Mosciano, luogo in cui furono uccisi due fidanzati nel giugno 1981 prenderà il nome di Via dell'Arrigo.

Cerbaia era sede di una festa la notte in cui furono uccisi i ragazzi nell'82 a Baccaiano, oltre che essere la località in cui cenarono i francesi nel 1985.

Via delle Croci, unione tra Cerbaia e Mosciano, unisce idealmente tre delitti: una anonima stradina di campagna di pochi chilometri.
Massima concentrazione, questa strada è "zona rossa".
Vediamo ciò che vedeva il mostro, dobbiamo avere il suo sguardo, pensare come lui.



Intravediamo un'auto nascosta nella vegetazione, con due persone a bordo.
Probabilmente in cerca di intimità.
Esattamente la situazione ricercata dal mostro di Firenze.



auto parcheggiata in stradina sterrata, di notte è target perfetto per il mostro



Ci troviamo in via delle Croci, ad un bivio con una stradina sterrata che porta a via San Michele, nella frazione omonima. Molti santi qui intorno.

Una macchina parcheggiata su via delle Croci, proprio prima della stradina sterrata in cui c'è la macchina parcheggiata dei due ragazzi.

parcheggiava l'auto  un pò lontano dalla scena del delitto



Avviciniamoci ancora di più alla macchina. Vogliamo vedere più da vicino.

il voyeurismo era molto diffuso negli anni 70 e 80




L'auto è parcheggiata proprio a fianco della stradina. Non c'è nessuno all'interno.

Guardiamo un pò intorno,cerchiamo di studiare meglio il luogo.

Proprio davanti all'auto arancione parcheggiata, un campo di olivi da cui parte un'altra stradina sterrata.

stradine sterrate


Osserviamo meglio la stradina sterrata.

si assomigliano


Questo luogo ci ricorda quest'altro: infatti non sono lontani.

luoghi simili e vicini




Appena più sopra, un'altra stradina fra gli olivi.

casolare nascosto


Notiamo che la  stradina sterrata porta a un casolare, un pò nascosto dalla strada.

Scendiamo e vediamo che la strada è piena di "piazzole" nel bosco, luoghi ideali per il parcheggio notturno delle auto.
Alcune ricordano vagamente la piazzola di Scopeti.

sembra scopeti







Di tanto in tanto, dopo casolari di contadini e cacciatori, incontriamo qualche villa dei signori, che in alcuni casi erano davvero vicini ai luoghi di alcuni delitti.

ville 





Il bosco si fa più fitto. Ci ricorda Scopeti. Probabilmente in quell'occasione il mostro passò dal bosco per accedere alla piazzola, operazione che richiede una conoscenza accurata dei luoghi.


conosceva bene

bosco sentieri conosciuti bene




Un'auto parcheggiata. Qui di giorno ci vengono i contadini che si occupano dei loro campi.

auto parcheggiata




Notiamo un campo di addestramento militare. Settimo Rai Camp, guerre simulate, ma ci viene in mente l'impronta di scarpone militare ritrovati sulla scena in alcuni delitti (Calenzano e Scopeti).



campo addestramento militare

Saturday, June 27, 2020

Comune di Scandicci, l'area del mostro - parte 2 - Notti senza luna

Stando a lungo nel buio, il buio diventa la condizione normale,
è la luce che finisce per sembrarci innaturale.
(Haruki Murakami)

Stanotte sarò su quella collina
perchè non posso fermarmi
sarò là in tempo 
e pagherò il prezzo
per volere le cose che si possono trovare 
soltanto nell'oscurità ai margini della città
(Bruce Springsteen, Dark on the Edge of Darkness)






Per centinaia di migliaia di anni, l'oscurità notturna è stata la condizione normale in cui viveva l'uomo. L'invenzione del fuoco, l'uso di torce, poi di candele, lampade a olio, non cambiò molto la situazione generale notturna: la notte era per la maggior parte, il regno delle tenebre.

Solo a partire dall' 800 abbiamo un progresso che portò a una illuminazione delle strade così come la conosciamo adesso attraverso la rete elettrica.



sapeva camminare nel buio per lunghi tratti nel buio più completo


Nel nostro tour virtuale da Cerbaia abbiamo fotografato il lago delle Certane.
Poco dopo il lago incontriamo un uomo che cammina da solo in campagna.
Fin qui niente di strano direte voi.

Ma prendiamoci del tempo per una riflessione.

Vediamo che le strade sono prive di illuminazione.
Per chi proviene dalla città o da una zona più densamente abitata, la prima cosa che colpisce è il buio totale delle strade intorno a Cerbaia.
Di notte fa buio pesto, nelle campagne l'occhio non vede assolutamente nulla.
Proprio la condizione esatta in cui pare muoversi a suo agio la persona che stiamo cercando.



Vediamo l'illuminazione dell'Italia dall'alto del satellite ISS.

illuminazione notturna dell'Italia


Ben illuminata la pianura padana. Notiamo che in Toscana la zona più illuminata è quella che da Firenze a Pisa. Molto al buio le province di Siena e Grosseto.

Cerchiamo di ingrandire il dettaglio sulla provincia di Firenze.

https://citylumens.com/it/florence

illuminazione notturna provincia di Firenze


Notiamo che l'area più illuminata è nell'asse Firenze- Prato.
Molto curioso che sia un'area in cui il mostro ha colpito una volta sola, a Calenzano, un delitto da tutti considerato anomala, per il mese, ma anche per l'area, distante da tutti gli altri delitti.

Ci sono stati identikit quella notte? Che sia del mostro oppure no, sembra proprio di sì.
Il mostro tornerà a colpire in quelle zone? Assolutamente no.
Forse strade troppo illuminate non sono tra le sue preferenze.

Dovremmo tornare in una prossima puntata, nelle strade intorno a Calenzano e fotografare per controllare questa intuizione: il mostro preferisce l'oscurità per muoversi a piedi, ma anche durante gli spostamenti in auto.

E adesso andiamo a rivedere l'area di caccia del mostro.

unendo i punti di 5 delitti abbiamo l'area dove presumibilmente vive il mostro


Notiamo che quest'area si sovrappone e combacia perfettamente al cono d'ombra di sud-ovest Firenze dell'immagine satellitare precedente.

Ci chiediamo perchè non si spinga mai verso Pontassieve e Bagno a Ripoli. 
Dovremo quindi andare anche a fotografare i quella zona, cercando di trovare una spiegazione plausibile.

Torniamo a Cerbaia.



Un uomo a piedi da solo  cammina in una strada senza illuminazione sulle colline che portano a Signa, Scandicci e San Casciano.

Per qualcuno, una cosa normalissima, per chi studia il caso, è esattamente quello che faceva il mostro di Firenze.

Cerchiamo di oltrepassarlo e vederlo in volto.



Siccome la parola mostro evoca una immagine deforme, spaventosa, disumana, diversa dalla normalità, siamo portati a escludere persone più o meno normali, o che consideriamo tali.

E siccome le persone del posto non destano alcun sospetto mentre passano in auto, in motorino, o a piedi, appunto perchè persone residenti nel luogo, allora io vorrei ricordare che queste devono essere quelle più sospette, perchè il mostro uccide una volta all'anno e poi rimane 364 giorni in silenzio "mimetizzandosi" alla perfezione nel territorio.

Siamo quindi portati a pensare, che:

- il cosiddetto mostro di Firenze è residente all'interno della sua area di caccia , un poligono avente come estremità i luoghi dei 5 delitti avvenuti nel comune di Scandicci e nei comuni confinanti

- che abbia legami familiari con Vicchio, probabilmente vi è nato e cresciuto, forse vi sono presenti ancora i genitori o uno dei due, ha disponibilità di passare la notte da loro, durante quelle notti ha disponibilità d'uso di una cantina o luogo asciutto a cui solo lui può accedere

- in entrambe le due zone dove agisce l'oscurità notturna fuori casa sua è una cosa assolutamente normale, quindi per lui è una condizione di gran sicurezza dovuta all'abitudine di muoversi nel buio

- che da giovane abbia avuto l'abitudine di recarsi presso un fiume per hobby (pesca, voyeurismo) o addirittura nella infanzia perchè nelle vicinanze giocava presso un corso d'acqua


D'ora in poi non avremo più cali di concentrazione.
Non passeremo davanti a una persona anziana che cammina, pensando che la situazione non sia di interesse per le nostre ricerche.

Perchè adesso entriamo davvero nell'area del mostro.
Dovremo prestare attenzione a ogni dettaglio che ci parla di lui, iniziare a conoscerlo, ma senza destare i suoi sospetti.


Tuesday, June 23, 2020

Comune di Scandicci, l'area del mostro - parte 1 - Caccia e pesca)

" - Se è un solitario, e se la teoria della territorialità è vera, possiamo sperare di avvistarlo tra Capo Scott e la South Beach.
-   dove vai?
-   a cercarlo, di solito mangia di notte.
-   vai in mare?
-  beh, se devi cercare uno squalo non lo vai mica a cercare a terra"
(Lo Squalo - 1975)




Il delitto di Giogoli ci dice ancora in modo più chiaro che le colline davanti a Scandicci sono una zona di comfort per il mostro di Firenze.

Sono senza dubbio il luogo in cui preferisce colpire. Non sono strade di città.
Sono prevalentemente strade senza illuminazione. In cui l'occhio è abituato a vedere nell'oscurità.
Campi, sentieri che lui deve necessariamente  conoscere e "vedere" quotidianamente.
No, non basta un sopralluogo ogni tanto. In queste strade, il mostro gioca "in casa".
Si sente sufficientemente sicuro, come aveva spiegato il profilo dell'FBI.

Decideremo quindi di percorrere queste zone, senza inizialmente avere un qualcosa di preciso in mente, sperando che qualche buona intuizione esca fuori.

Decidiamo di tracciare di nuovo i punti dei cinque delitti (su otto) che vengono commessi nel comune di Scandicci e comuni limitrofi, questa volta useremo Google Earth, per apprezzare meglio rilievi e conformazione del territorio.



E' stato detto che un'immagine vale più di mille parole. Noi sappiamo bene che il mostro "parla" coi fatti, e allora se la geografia non è un'opinione questo quadrilatero ci dice molto.
E' il poligono di caccia di un predatore pericoloso, un cacciatore di coppiette in auto, ed è lì che noi lo dobbiamo cercare.


Scegliamo di iniziare da Cerbaia, frazione posta più o meno al centro del quadrilatero di caccia.

Se poniamo Cerbaia come luogo di partenza e ritorno delle notti del mostro, l'assassino che terrorizza una provincia e una intera regione, che gira senza sosta l'intera provincia di Firenze a caccia di coppiette, scompare.
Al suo posto rimane un sedentario assalitore che compie una decina di chilometri o poco più, per colpire e rincasare. Dieci/quindici minuti di movimento per compiere un delitto all'anno.













Partiamo quindi da Cerbaia in direzione Scandicci. 
Notiamo subito un lago in cui viene praticata la pesca sportiva.



Ma, non era con molte probabilità un coltello da sub l'arma usata dal mostro?

Non è la pesca uno sport solitario, come lo è probabilmente il mostro?

Non colpiva presso corsi d'acqua e fiumi?

C'è un negozio di pesca, o caccia e pesca, nella zona di Cerbaia?




Ci segniamo come promemoria: lago Le Certane, pesca, negozi caccia e pesca - controllare.

Proseguiamo nella strada che va verso Scandicci.

Thursday, June 18, 2020

(6) Giogoli 1983


Il duplice omicidio di Baccaiano del 1982 in cui il mostro non riesce ad asportare parti anatomiche alla vittima femminile, segna la fine della fase "euforica" dei primi anni 80 del mostro.

Solo 4 mesi e mezzo tra Mosciano e Calenzano. 
Solo 8 mesi tra Calenzano e Baccaiano.
Ma tra Baccaiano e Giogoli - 18 mesi - l'intervallo più lungo degli omicidi durante la terribile catena omicidiaria degli anni 80.

Il mostro di Firenze sembra prendersi una lunga pausa di riflessione per riconsiderare alcune cose. 
Lo vediamo apprendere dai propri errori, pronto a riorganizzare le sue strategie d'assalto in modo più studiato.Tutto quanto ci fa pensare a una maggiore prudenza

Questa maggiore prudenza ci potrebbe fornire maggiori dettagli su di lui, visto che d'ora in poi tornerà a colpire solo in prossimità di luoghi in cui ha già precedentemente colpito. 
Luoghi che necessariamente, adesso più che mai, devono essere sue zone di comfort e vicine alla sua residenza e/o al suo lavoro.
Approfondiremo questo tema nella prossima puntata.

Tornando al modus operandi del mostro, notiamo che dopo il tentativo di fuga del Mainardi, il mostro si preoccupa di uccidere coppie che stanno lontano dal volante. Questo comporta la scelta di target diversi dall'auto in ben due su tre dei successivi omicidi. Inoltre, cambia anche la scelta del giorno.
Non più il sabato sera, ma due venerdì sera, e in un caso la domenica sera.

Per cambiare target, niente di meglio che una zona di campeggio in cui cercare una tenda, un camper, un furgone. Cerchiamo adesso i campeggi intorno a Firenze.




Questa concentrazione di campeggi sulla zona est di Firenze ci induce a pensare che questa volta il mostro porterà il suo attacco intorno a sud-est.
La zona tra Bagno a Ripoli e Fiesoli coi suoi campeggi, si trova a  una distanza simmetrica da Calenzano rispetto alla zona del comune di Scandicci.
Una parte della provincia fiorentina mai toccata dal mostro, anche alcuni articoli di giornali dell'epoca faranno notare che non vi colpisce.




 Ma come abbiamo detto, questa rinnovata prudenza non gli farà esplorare zone nuove nè spingersi troppo lontano.

Come indica il cerchio rosso nella mappa, la collina di Giogoli come la collina di Mosciano, sono le colline di Scandicci. 
Appena 2 chilometri fuori da Scandicci, mentre dall'uscita dell'autostrada sono 4 chilometri da Scandicci.







Anche la vicinanza degli omicidi dai caselli dell'autostrada era un particolare già notato all'epoca su vari articoli di giornali. Un'altra teoria prevedeva che il mostro fosse un uomo in divisa, appartenente cioè a qualche forza dell'ordine; secondo questa tesi, si spiegherebbe così la capacità del mostro di evitare posti di blocco, conoscere e prevenire le mosse della polizia e sostanzialmente girare la provincia fiorentina in tutta tranquillità.




La vicinanza a Scandicci è evidente non solo dalla mappa.




Ma anche e soprattutto dai nomi delle strade e stradine che circondano il luogo del delitto.
Via Volterrana l'avevamo già incontrata nel delitto di Baccaiano




Mentre via di Vingone è quasi omonima di via Vingone (adesso via Pistoiese), al cui numero 154 suonò Natalino  la tragica notte del 1968 in cui tutto ebbe inizio.







Il torrente Vingone nasce proprio a Giogoli, per sfociare nell'Arno a Lastra a Signa.


Da notare anche che un metronotte allontanò il furgone dei due tedeschi proprio dalla piazzola degli Scopeti, in cui il mostro ucciderà esattamente due anni dopo.

Prendiamo un attimo di pausa, perchè le coincidenze di luoghi e nomi iniziano davvero a essere tante, se il mostro sta prendendo meno rischi non deve essere lontano da casa adesso, ne parleremo nel prossimo numero.

Arriviamo quindi all'imbocco della stradina del delitto.





Ecco qui a destra vediamo Villa la Sfacciata, che dista meno di 100 metri dal luogo del delitto.







Ed ecco qui la piazzola dove era parcheggiato il furgone.






Notiamo il cartello di divieto di campeggio. La situazione ideale cercata, e trovata, dal mostro nell'83 e nell'85.






Questa volta non ci sono torrenti nè fiumi da oltrepassare, perchè è la situazione-campeggio-targa straniera che viene cercata perchè considerata ottimale per l'attacco.

La via di accesso e di fuga è il viottolo sterrato che porta a via Vingone.





Ecco l'imbocco alla piazzola del furgone da Via Vingone.

Da notare che fu visto un uomo con la maglietta a righe, molto corrispondente nella descrizione all'uomo con la maglietta a righe avvistato anche la notte di Baccaiano.



Ecco un video youtube girato sui luoghi appenavisti, con via di accesso al furgone dei tedeschi direttamente da via di Vingone.



E' tempo adesso di scendere la collina di Giogoli, da cui si intravede la città di Scandicci.






Intravediamo il solito cartello "divieto di caccia" che abbiamo visto un pò dappertutto nei luoghi del mostro.





Ridiamo un occhio alla mappa dei due delitti, Giogoli e Mosciano, con la distanza dalla città di Scandicci,





Le colline di Scandicci, caccia e pesca, torrente Vingone, muoversi di notte nel buio, spiare coppiette, uso del coltello, le colline di Scandicci.

Prendiamo l'automobile "virtuale" di Google e giriamo quelle strade quelle colline a lui familiari...

Ma chi è quello? Un cacciatore? Un pescatore? Un cercatore di funghi? Uno che spia le coppiette?



La prossima puntata dobbiamo tornare tra le colline della zona.
Ci sono molti casolari isolati e sinistri, tane perfette per uomini solitari e tormentati....



Sunday, June 14, 2020

(5) Baccaiano 1982

Abbiamo visto che dal delitto di Calenzano la popolazione si rende conto che tra le campagne fiorentine si aggira un maniaco che uccide le coppiette.
Non ci sorprenderà quindi sapere che la seguente coppia uccisa nel 1982 aveva paura e preferiva appartarsi in un luogo più sicuro, in una piazzoletta al bordo di una strada statale.
Ma il mostro era in una fase di euforia e accelerazione e le precauzioni della coppia purtroppo non furono sufficienti.

La strada Virginio Nuova è un rettilineo su cui per forza di cose il mostro non può parcheggiare.
Presenta le caratteristiche ideali per un attacco, come abbiamo spiegato nel post precedente per la presenza di un corso d'acqua che fiancheggia la strada.
Nessuna auto sospetta viene vista scappare lungo via Virginio Nuova, questo conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che il corso d'acqua è una situazione cercata per favorire la fuga attraversandolo, perchè il fiume taglia in due la viabilità tra la scena del delitto e la via di fuga.




La zona è abbastanza vicino a Empoli, in piena campagna, siamo alquanto distanti dalla città di Firenze.
Calenzano è in prossimità di Prato, Mosciano è sulle colline di Scandicci, Signa è tra Scandicci e Prato.
Il mostro come al solito dimostra di sapersi muovere bene nella piana fiorentina.




Arrivando da Baccaiano, abbiamo un maneggio sulla destra e un poligono di tiro sulla sinistra (poco dopo l'auto parcheggiata in foto).
E' la direzione verso le quali si sta dirigendo la signora che sta passeggiando.
E' una signora del posto? Lei, o forse i suoi genitori abitavano qui ai tempi dei delitti?
Oppure non ha idea di quello che è accaduto li intorno a lei tanti anni orsono?


Ecco il maneggio.


Più o meno a questa altezza si trovava il poligono di tiro.


Questo poligono, posto a poche centinaia di metri dal luogo del delitto, ci rimanda a una considerazione fatta nel profilo dell'FBI.


Dovremmo quindi studiare dove si trovassero i poligoni di tiro nell'area fiorentina negli anni 80, per chiederci se fossero delle àncore, dei motivi che attraggono il killer in un certo luogo e il motivo per cui lo frequenta.


Arriviamo dunque al luogo del delitto.

Prima vediamo a sinistra la collina.

Poi sul margine destro, dove furono uccisi i ragazzi.



Il filare degli alberi è il sentiero da cui arriva il mostro, un sentiero che conduce al torrente.
Proseguendo oltre il fiume, arriviamo alla via Volterrana, che scorre parallela a via Virginio Nuova, ma dall'altra parte del fiume.

Questa la visuale aerea sulla zona della piazzola dalla via Volterrana.





Alla via Volterrana si accede tramite la via di Poppiano. 







Un sopralluogo è possibile visualizzarlo qui https://www.youtube.com/watch?v=zVSvTcco0HM






La ricostruzione prevede la via di accesso e di fuga attraverso un viottolo che parte da via Poppiano, quindi prima di arrivare sulla Volterrana.

Oltrepassiamo quindi la piazzola dell'omicidio e arriviamo all'incrocio fra via Virginio Nuova e via Poppiano.



Prima del ponticello vediamo la prima stradina sulla destra che si addentra nella campagna.



Oltre il fiume, parte un'altra stradina, parallela alla prima, percorsa dai mostrologi nel video youtube.




Ecco la foto dell'ingresso nella stradina tratteggiata nella mappa.



Possiamo intravedere un'auto ferma con una persona al telefono. Chi è?


Perchè è fermo? Sta veramente telefonando o fa finta? Ci avviciniamo.

Sappiamo che tutti i serial killer ritornano sui luoghi dei delitti per rivivere l'esperienza, e allora, cosa ci fa questa persona da solo in prossimità del viottolo da cui entrò il mostro per uccidere?




Lasciamo queste e altre domande inevase, contemplando il torrente Virginio, unico testimone dell'attraversamento del mostro quella notte dell'estate 82.





(8) Scopeti. Riepilogo e conclusioni.

 L'ultimo delitto del mostro di Firenze conferma quanto abbiamo detto nei post precedenti. Così come a Vicchio, il mostro colpisce vicin...